Itinerario visita guidata dalla Rocca a casa Bonzagni lungo corso Guercino

Cento vanta un’interessante struttura urbanistica con esempi di architettura civile privata e pubblica che spazia dalla Rocca del tardo Trecento al più recente Centro Congressi Pandurera. Passeggiando sotto i portici, adentrandosi nell’antico ghetto ebraico, attraversando la piazza simbolo della città, si avrà modo di raccontare i suoi abitanti, le attività, la gestione storica delle fertili campagne che la circondano.

Caffè Italia – Corso Guercino
Inaugurato il 2 febbraio 1926, prese il posto alla Sala Margherita, il primo modesto cinema centese. La sua apertura fu un grande evento per la città. In origine ospitava anche un albergo, un ristorante, una sala per il biliardo e il gioco delle parte nonché una sala adibita a teatrino dal Circolo della Stabile Filodrammatica Centese, che organizzata rappresentazioni, feste da ballo e i famosi “tè danzanti”.
Lussuosamente arredato, molto frequentato dai centesi come dagli abitanti del circondario. Era uno uno dei centri più animati della vita sociale, politica, economica e culturale per gli uomini.
Ridimensionato negli anni Ottanta. La facciata dell’edificio è in puro stile Liberty. Oggi chiuso, ospita un centro diurno di incontro per anziani.

Casa Benazzi – Via Provenzali
Edificio privato → affreschi del Guercino

Casa del Guercino

Casa della Partecipanza – Corso Guercino

Casa natale di Aroldo Bonzagni – Corso Guercino

Casa Pannini – Corso Guercino
Edificio privato → affreschi del Guercino ora Pinacoteca Civica

Palazzo del Governatore – Piazza Guercino
Sede dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento e della Galleria d’Arte Moderna “Aroldo Bonzagni”.
L’edificio risale ai primi anni del Cinquecento quando, entrando Cento fra le terre Estensi, questi vollero un palazzo per il loro Governatore in loco.

Palazzo del Monte di Pietà, ex – Via Matteotti
Sede della Pinacoteca Civica

Palazzo del Municipio – Via Provenzali

Palazzo Tavecchi Rusconi – Corso Guercino
Sede della Collezione d’Arte Antica della Cassa di Risparmio di Cento
Primo imponente edificio nobiliare costruito a Cento dopo la sua elevazione a rango di città nel 1754. Commissionato dal Capitano Giovanni Tavecchi all’architetto Pietro Alberto Cavalieri, ultimato nel 1766. Passò alla famiglia Rusconi. Il 5 aprile 1815 il marchese Domenico Rusconi vi ospitò l’ex re di Napoli Gioacchino Murat e ricordato da una lapide posta lungo lo scalone del Palazzo. Nel 1859 la Cassa di Risparmio, fondata in quell’anno, vi avviò la propria attività. Nel 1878 acquistato dalla Cassa di Risparmio di Cento e tuttora sede della stessa.
La Cassa di Risparmio di Cento vi ha allestito la propria collezione d’arte.

Palazzo Tassinari Scarselli – Via Ugo Bassi
Dal 1998 sede della Biblioteca Civica Patrimonio degli Studi
Commissionato dalla famiglia Tassinari all’architetto Pietro Alberto Cavalieri, costruito dal 1771. Rappresenta uno degli esempi più raffinati e meglio conservati di edilizia signorile centese. Presenta un androne passante che si affacciava su un giardino interno. Il monumentale scalone ricco di stucchi porta al piano nobile. Nella sala dei caaloghi è presente una riproduzione del dipinto del Guercino La Pace. Presente una piccola cappella, recentemente restaurata.
La Biblioteca Civica Patrimonio Studi conserva un patrimonio librario di oltre cinquecento anni, il cui nucleo più antico è dato dalla libreria dei padri Cappuccini (documentati a Cento sin dal 1582). La biblioteca si è arricchita nel corso del tempo grazie a importanti lasciti di carattere giuridico e scientifico, e progressivi accorpamenti di altri fondi librari. Nel 1870 divenne proprietà del patrimonio degli Studi, che nel 1985 l’ha trasferita al Comune.
Il fondo antico comprende: 3 manoscritti dei secoli XIII, XVI e XVII, 34 incunaboli, oltre 9.000 volumi stampati tra i secoli XVI e XIX. Il fondo moderno conta circa 43.000 volumi. Al piano terra è presente una sezione ragazzi con oltre 8.000 libri. Il Fondo fotografico “Falzoni Gallerani” conta un lascito di 3.000 lastre, positivi e negativi degli inizi del XX secolo.

Piazza del Guercino
Su due lati è dominata dalla presenza del Palazzo del Governatore con il Renometro, un lato dal Municipio e il quarto da alti ed eleganti edifici. Dal 199_ accoglie nuovamente la statua del Guercino realizzata nel 1857 dal giovane Stefano Galletti.

Renometro e Reno – Piazza del Guercino
Ricorda il livello raggiunto dal Reno nel 1882, in occasione di una delle sue tante piene storiche.
Il Reno, lungo 211, 8km, nasce a 1.020 m s.l.m. a Prunetta nel comune di Piteglio in provincia di Pistoia e sfocia nell’Adriatico presso Comacchio. ha un bacino idrografico di 5.040 km2.

Rocca – Piazzale della Rocca
Edificata nel 1378 dagli architetti bolognesi Lorenzo di Bagnomarino e Antonio di Vincenzo (1350-1401/1402) per volontà del vescovo di Bologna Bernardo di Bonnevalle. Nel 1465 soggetto ad una ricostruzione sostanziale, opera promossa dal vescovo Calandrini. Nel 1483 il cardinale Giuliano della Rovere – futuro papa Giulio II – ne fa migliorare e modificare l’aspetto. Alla fine del ‘700 i locali della Rocca oramai n decadenza vengono destinati a carcere. Nel 1807 iniziano i lavori di adattamento con la realizzazione dell’attuale porta di accesso.

Statua del Guercino – Piazza del Guercino
Commissionata dal Comune di Cento nel 1857, realizzata da Stefano Galletti (Cento 1832 – Roma 1905) a titolo gratuito negli anni 1861/62 e con il rimborso delle spese vive avvenuto grazie ad una sottoscrizione fra i centesi, l’opera non fu collocata sulla piazza secondo il desiderio dello scultore. Rimossa nel 1934 per dare spazio alle parate e adunate che riflettevano la politica del momento, la statua fu trasferita di fronte alla Rocca. Nel 2005 la statua è stata pulita e solennemente riportata alla piazza e posta nella sua posizione originaria, ancora una volta non rispettando il desiderio dell’autore.

Teatro Giuseppe Borgatti – Corso Guercino
Esempio di “teatro all’italiana” progettato dall’architetto Antonio Giordani in collaborazione con Fortunato Lodi.
Costruito a partire dal maggio 1858. Inaugurato il 15 agosto 1861, nel 1924 fu intitolato al tenore Giuseppe Borgatti.
La facciata si presenta in bande rosse e gialle con fregi in cotto in stile neorinascimentale estense.
L’interno si presenta a ferro di cavallo, con platea di legno e buca per l’orchestra, tre ordini di palchi e il loggione.
Il Ridotto all’altezza del II ordine, dai toni azzurri, conserva affreschi realizzato da Canape e Beltrami nel 1863.
Il sipario storico – tempera su tela – raffigura la Regina Cristina di Svezia in visita al Guercino nello studio di Bologna, è opera di Antonio Muzzi (1815-1894) realizzato per l’inaugurazione del teatro, è stato restaurato e ora utilizzato in particolari occasioni.
Il Teatro ospita due musei: il Museo Giuseppe Borgatti, inaugurato nel 1933, e il Museo Arrigo Tassinari.

Bibliografia (selezione)
AA. VV., Gli Ebrei a Cento e Pieve di Cento fra medioevo ed età moderna. Atti del convegno di studi storici Cento 22 aprile 1993, Cento, 1994
Levi Edda, Livio Levi sindaco di Cento 1923-1927. Una famiglia ebreo-cattolica tra cronaca e storia, Ferrara, liberty house, 1994
Samaritani Antonio, Una pieve bolognese del tardo medioevo: la pieve “De Cento” (secc. XIII-XV), Cento, 1992
Tassinari Valeria, Cento. Conoscerla, amarla. Guida storico-artistica, Cento, Siaca, 2012

 

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