Ferrara Museo Michelangelo Antonioni – Un’anteprima

 

Michelangelo Antonioni
Regista, sceneggiatore, montatore, scrittore e pittore.
Oscar alla carriera nel 1995. Vincitore di oltre 150 premi.
A lungo definito il “regista dell’incomunicabilità”. Autore di 15 lungometraggi e 16 cortometraggi.

Nel 2022 è prevista l’apertura del Museo dedicato all’opera del Maestro Michelangelo Antonioni, nato a Ferrara nel 1912. In attesa, si ricorda la mostra retrospettiva a Palazzo dei Diamanti dedicatagli nel 2013.

 

Retrospettiva e testimonianza di un regista del Novecento – A proposito della mostra
Commento pubblicato in occasione della mostra marzo 2013

Con la mostra “Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti” la città di Ferrara propone per la prima volta uno dei maggiori cineasti del Novecento e suo concittadino. Michelangelo Antonioni (1912-2007), pur lasciando la sua città natale Ferrara a favore di Roma nel 1939, mantenne un forte legame sentimentale, tant’è che fu suo espresso desiderio essere sepolto nella città di origine.

Come si evince dal catalogo della mostra, nel 1996 la città di Ferrara acquistò il ricchissimo archivio personale di Antonioni, testimone dello spessore intellettuale e culturale del cineasta e delle amicizie e dei rapporti che questi aveva intrattenuto con i maggiori esponenti della cultura sua coeva: “Il fondo è costituito da oltre quarantasettemila unità, che coprono l’attività e, limitatamente agli aspetti più prossimi alla professione, la vita di Antonioni dall’inizio della carriera, fino alla metà degli anni Novanta, quando l’archivio venne ceduto al Comune di Ferrara. …esso comprende la biblioteca e la discoteca del regista, più di cenotrenta pellicole dei suoi lavori, l’epistolario, l’archivio fotografico dei film e dei documenari, i premi, collezioni di cartoline raffiguranti attori e atttrici, riviste e ritagli stampa, scritti vari, tra cui sceneggiature, soggetti, appnuti, ecc., opere pittoriche, affiches e alcuni oggetti personali.” (Catalogo mostra p. 173).

L’originario progetto di creare in corso Ercole I d’Este 17 il Museo Antonioni, per vari motivi fu abbandonato dopo una decina d’anni, ma il fermo intento di creare un contenitore in grado di rendere fruibile agli studiosi come al pubblico il materiale del fondo non fu mai abbandonata. Gli eventi sismici occorsi nel maggio 2012 e le difficoltà economiche correnti obbligano ora a posticipare la riapertura del Museo per il quale il nuovo progetto prevede la sede negli edifici di Palazzo Massari – Palazzina Cavalieri di Malta – attualmente di fase di totale messa in sicurezza, ristrutturazione, recupero e riqualificazione.

In attesa di poter offrire uno spazio permanente di conoscenza, studio e fruizione dell’opera del maestro Antonioni, la presente mostra offre uno spaccato tanto minuziosamente documentato quanto vario nel materiale proposto della vita di Michelangelo Antonioni, in cui il privato e la professione sono stati un tuttuno.

Michelangelo Antonioni era figlio di un benestante proprietario terriero di Ferrara: a testimonianza dei suoi anni d’infanzia e giovanili trascorsi negli ambienti borghesi di Ferrara e delle passioni e amicizie che coltivava sin da bambino, sono esposti la sua racchetta da tennis, un ritratto della diva Greta Garbo, il dono di una copia autografa del libro Una pianura in città che Giorgio Bassani alias Giacomo Marchi fa al suo amico “Nino” il 12 agosto 1940. La sua passione per il mondo degli attori è documentata dalla ricca collezione di cartoline di ritratti dei divi del momento. Grande intenditore di arte, nutriva un particolare amore per l’opera di Piero della Francesca. Raffinato e colto, si dedicò sin da giovane a letture impegnative – come l’Ulisse di Joyce, da poco tradotto in italiano – allo studio del violino, alla pratica del disegno.

Il suo cinema muta nel tempo, mantenendo sempre l’attenzione sull’esistenza umana. Esordì come documentarista e nei suoi cortometraggi in bianco e nero pose l’attenzione sulle difficili condizioni di vita dei più poveri e dei meno istruiti della società italiana (Gente del Po; 1943-47, N.U., 1948; Superstizione, 1949), dominati da sfruttamento e superstizione.
Successivamente Antonioni si concentrò sulle contraddizioni e le ipocrisie della società borghese. In seguito, all’estero, girò in lingua inglese e si confrontò con i nuovi temi della gioventù: la contestazione, e altri. Si rivolse nuovamente al taglio documentaristico, con lungometraggi e sempre all’estero.

La sua straordinaria parabola artistica si concluse nel 1995 con la produzione di Al di là delle nuvole, film tratto da quattro episodi di un suo scritto.

Uno spazio è riservato a ciascuna delle due attrici Lucia Bosé e Monica Vitti interpreti della produzione cinematografica di Antonioni negli anni Cinquanta (Cronaca di un amore, 1950; La signora senza Camelie, 1953) e Sessanta (L’avventura, 1960, La notte, 1961; L’eclisse, 1962; Il deserto rosso, 1964; infine, Il mistero di Oberwald, 1980) rispettivamente.

In Antonioni l’attenzione alla fotografia e alla composizione è estrema. Non a caso si avvale per le scene di fotografi del calibro di Bruce Davidson (in Zabriskie Point, 1970), membro della Magnum Photos o David Bailey (in Blow up, 1966) che aiutò a creare l’idea della swinging London degli anni Sessanta. Allo stesso modo si avvale di un’alta consulenza nella scelta dei costumi (Ferdinando Sarmi per Lucia Bosé in Cronaca di un amore, 1950).

Non meno importante è la scelta musicale di Antonioni, che investe nella sua opera i Pink Floyd (Zabriskie Point, 1970).

Michelangelo Antonioni non scese mai a compromessi. Anche per gli interpreti fece sempre scelte molto raffinate e mirate. Oltre a Lucia Bosé e Monica Vitti, nelle parti femminili si ritrovano anche Annie O’ Hara (L’amorosa menzogna, 1949), Vanessa Redgrave, Maria Schneider e Inés Sastre. Nei ruoli maschili incontriamo Massimo Girotti (Cronaca di un amore, 1950), Gino Cervi (La signora senza camelie, 1953), Gabriele Ferzetti (Le amiche, 1955; L’avventura, 1960), Marcello Mastroianni (La notte, 1961), Alain Delon (L’eclisse, 1962), Dino De Laurentiis (Il provino, 1965), Jack Nicholson (Professione: reporter, 1975), nonché Kim Rossi Stuart e John Malkovich (entrambi in Al di là delle nuvole, 1995).

La mostra evidenzia il suo stretto e costante rapporto con l’arte contemporanea e gli autori cha maggiormente apprezzava, alcuni dei quali possedeva anche delle opere. Sono presenti originali di Giacomo Balla, Alberto Burri, Campigli, Giorgio De Chirico, De Pisis, Giorgio Morandi, Jackson Pollock, Mark Rothko, Mario Schifano, Mario Sironi, Francesco Somaini, Emilio Vedova.

 

Michelangelo Antonioni – Biografia
1912, 29 settembre: Nasce a Ferrara.

Frequenta l’istituto tecnico a Ferrara.

Studia economia e commercio all’Università di Bologna. Durante gli studi si dedica al teatro con una compagnia studentesca universitaria e mette in scena testi di Ibsen, Pirandello, Tchecov.

1935: Consegue la laurea in Economia e Commercio a Bologna.

Fine anni Trenta: È titolare della rubrica cinematografica del Corriere Padano diretto da Nello Quilici.

Primi anni Quaranta: collabora con Umberto Barbaro, Marcel Carné, Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Massimo Mida, Luchino Visconti, Cesare Zavattini.

1939 – Si trasferisce a Roma. È direttore della rivista Cinema.

1942: Collabora alla sceneggiatura di Un pilota ritorna di Roberto Rossellini.

1942-1954: Sposato con Letizia Balboni.

1980, 1° gennaio: Il sindaco di Bologna Renato Zangheri gli consegna l’Archiginnasio d’Oro per l’anno 1979; discorso ufficiale di Roland Barthes: “Ognuno dei suoi film – ebbe a dire Roland Barthes – è stato un’esperienza storica, l’abbandono cioè di un problema vecchio e la formulazione di una domanda nuova: il che significa che ha vissuto e trattato la storia di questi ultmi trent’anni con sottigliezza, non come la materia di un riflesso artistico o di un impegno ideologico, ma come una sostanza di cui egli doveva captare, di opera in opera, il magnetismo”.

1983: Riceve il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia.

1986: Sposa in seconde nozze Enrica Fico (1954-), attrice e regista.

1995: Nastro d’Argento Premio speciale alla carriera. Oscar alla carriera. A Ferrara inaugurazione del Museo a lui dedicato in corso Ercole I d’Este 17.Pubblica Quel bowling sul Tevere, una raccolta di trentatré racconti. Da “La ragazza , il delitto”, “Cronaca di un amore mai esistito”, “Questo corpo di fango”, “Non mi cercare” è tratto Al di là delle nuvole.

1998: Gli viene conferita la cittadinanza onoraria di Ravenna.

2006: Il Comune di Ferrara decide di chiudere il museo.

2007, 30 luglio: Muore a Roma (Lo stesso giorno muore il regista svedese Ingemar Bergman). Per sua espressa volontà viene sepolto nel cimitero Monumentale della Certosa di Ferrara.

2009 – Da quest’anno il Bif&st di Bari assegna un premio al miglior cortometraggio tra tutti quelli prodotti nell’anno che precede il festival intitolato a Michelangelo Antonioni.

2011 – Marzo: La nipote Elisabetta Antonioni fonda l’Associazione “Michelangelo Antonioni” per la divulgazione dell’opera del maestro.

2013, 10 marzo – 9 giugno: “Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti” – Ferrara Arte organizza la prima mostra retrospettiva sulla vita e l’opera del Regista nella prestigiosa sede espositiva di Palazzo dei Diamanti a Ferrara. 22 giugno – 8 settembre: la mostra retrospettiva di Ferrara si presenta al Centre for Fine Arts di Bruxelles con il titolo “Michelangelo Antonioni. Il maestro del cinema moderno”

Centenario della nascita di Michelangelo Antonioni
In tutto il mondo numerose manifestazioni e rassegne si succedono nel periodo 2012-2013 a ricordare Michelangelo Antonioni, uno dei maggiori maestri della settima arte.

Si ricordano:
Bologna, dal 27 al 30 settembre 2012, Fondazione Cineteca, Omaggio a Michelangelo Antonioni nel centenario della nascita.
Atene, dal 5 al 13 febbraio 2013, Istituto di Cultura Italiano, Viaggio attraverso il cinema di Antonioni.

 

Produzione cinematografica e titoli in francese, inglese, spagnolo, tedesco
Durata: Si fa riferimento al Catalogo della mostra a Ferrara dal 10 marzo al 9 giugno 2013.

  • 1943-47: Gente del Po, b/n, 9′
    (Les gens du Pô – People of the Po Valley – Menschen am Po)
    Cortometraggio, documentario. Regia Michelangelo Antonioni. Opera prima del regista
  • 1948: N.U., b/n, 9′
    (Nettoyage urbain)
    Cortometraggio, documentario. Regia Michelangelo Antonioni. Nastro d’Argento al miglior documentario 1948
  • 1949: L’amorosa menzogna, b/n, 10′
    (Mensonge amoureux – La amorosa mentira)
    Cortometraggio, documentario. Regia Michelangelo Antonioni. Interpreti Sandro Roberti, Sergio Raimondi, Annie O’Hara, Anna Vita. Nastro d’Argento al miglior documentario 1950.
  • 1949: Superstizione, b/n, 10′
    (Superstition – Superstición – Aberglauben)
    Cortometraggio, documentario. Regia Michelangelo Antonioni.
  • 1949: Sette canne, un vestito, b/n, 10′ (La Rayonne)
    Cortometraggio.
  • 1950: La villa dei mostri, b/n, 10′
    (La Villa des monstres – El caserón de los monstruos)
    Cortometraggio.
  • 1950: La funivia del Faloria (Le Télépherique du mont Faloria)
    Cortometraggio. Filmandato perduto. RestaVertigine,b/n,  4′, frammento recuperato.
  • 1950: Cronaca di un amore, b/n, 110′
    (Chronique d’un amour – Story of a Love Affair – Crónica de un amor – Chronik einer Liebe)
    Lungometraggio. Regia Michelangelo Antonioni. Interpreti Lucia Bosé, Massimo Girotti, Gino Rossi, Ferdinando Sarmi, Franco Fabrizi. L’opera rappresenta il primo lungometraggio ed esordio cinematografico di Antonioni. Segna la fine del neorealismo e la nascita di una nuova stagione del cinema italiano. Nastro d’Argento Premio speciale 1951.
  • 1952: I vinti, b/n, 110′ (Les Vaincus – Los vencidos – Kinder unserer Zeit)
    Lungometraggio. Opera sulla violenza giovanile.
  • 1953: La signora senza camelie, b/n, 105′ (La Dame sans camélia – The Lady without camelias – La señora sin camelias – Die große Rolle)
    Lungometraggio.
  • 1953: Tentato suicidio (episodio L’amore in città), b/n, 20′ (J’essaye le suicide / L’Amour à la ville – Tentado suicidio / Amor en la ciudad – Liebe in der Stadt)
    Cortometraggio
  • 1955: Le amiche, b/n, 104′ (Femmes entre elles – The Girlfriends – Las amigas – Die Freundinnen)
    Lungometraggio. Tratto dal romanzo di Cesare Pavese Tra donne sole.Nastro d’Argento al miglior regista 1956.
  • 1957: Il grido, b/n, 101′
    (Le cri – The Outcry – El grito – Der Schrei)
    Lungometraggio. Insuccesso commerciale, costringe Antonioni ad altre attività. Pardo d’Oro al Festival di Locarno 1957.
  • 1960-1962 Realizza in bianco e nero la “trilogia dell’incomunicabilità” o “trilogia della malattia dei sentimenti” – L’Avventura, La notte, l’eclisse – con la qule l’autore affronta i moderni temi dell’incomunicabilità, dell’alienazione e del disagio esistenziale dell’essere umano.1960 – L’avventura, b/n, 140′
    (The Adventure – La aventura – Mit der Liebe spielen)
    Lungometraggio. Regia Michelangelo Antonioni. Interpreti Monica Vitti, Gabriele Ferzetti, Lea Massari, Dominique Blanchard, Renzo Ricci. Dà inizio ad un cosiddetto cinema dell’incomunicabilità. Premio speciale della giuria al Festival di Cannes 1960 (nell’ottobre dello stesso anno temporaneamente sequestrato dalla magistratura perché ritenuto osceno).
    1961 – La notte, b/n, 122′ (La nuit – The Night  La noche – Die Nacht)
    Lungometraggio. Orso d’oro al Festival di Berlino 1961.  David di Donatello al miglior regista 1961. Nastro d’Argento al miglior regista 1962.
    1962 – L’eclisse, b/n 125′ (L’Éclipse – Eclipse – Eclipse – Liebe 1962)
    Lungometraggio. Interpreti Alain Delon, Monica Vitti. Premio della giuria al Festival di Cannes 1962.
  • 1964 – Il deserto rosso, col., 120′
    (Le Désert rouge – Red Desert – El desierto rojo – Die rote Wüste)
    Lungometraggio. Regia Michelangelo Antonioni. Interpreti Monica Vitti, Richard Harris, Carlo Chionetti, Xenia Valderi, Rita Renoir. Suo primo film a colori. Leone d’Oro al miglior film alla Mostra del Cinema di Venezia 1964.
  • 1965 – Il provino, 25′ (Le Bout d’essai – La pruebita – Die Probeaufnahmen)
    Episodio del film I tre volti (Les Trois Visages – Las tres caras o Tres perfiles de mujer – Drei Gesichter einer Frau)
  • 1966 – Blow Up, col., 110′
    (Blow up – Blow-Up – Blow Up)
    Lungometraggio, in inglese. Regia Michelangelo Antonini. Interpreti David Hemmings, Sarah Miles, Vanessa Redgrave, Verushka, Jane Birkin. Produttore Carlo Ponti. Tratto dal racconto Le bave del diavolo (originale: Las babas del diablo) di Julio Cortázar. Nel 1967 sequestrato dalla magistratura per oscenità. Palma d’oro al Festival di Cannes 1967. Nomination all’Oscar 1967 al Miglior Regista. Nomination all’Oscar 1967 alla Migliore Sceneggiatura Originale. Nastro d’Argento al miglior regista di film straniero 1968.
  • 1970 – Zabriskie Point, col., 110′
    (Zabriskie Point – Zabriskie Point)
    Lungometraggio, in inglese. Regia Michelangelo Antonioni. Interpreti Mark Frechette, Daria Halprin, Rod Taylor, Paul Fix, G. D. Spradlin, Harrison Ford. Produttore Carlo Ponti. Musica dei Pink Floyd.  Incentrato sulla contestazione giovanile. Feroce critica alla società dei consumi.
  • 1972 – Chung Kuo, Cina, col., 240′
    (Choung Kuo, la Chine – Antonionis China)
    Lungometraggio, documentario. Regia Michelangelo Antonioni. Assistente alla regia Enrica Fico.
  • 1975 – Professione: reporter, 124′
    (Profession : reporter – The passenger – El reportero – Beruf: Reporter)
    Lungometraggio, in inglese (The passenger). Interprete e assistente alla regia Enrica Fico. Interpreti Jack Nicholson e Maria Schneider. Produttore Caro Ponti. Uno dei capolavori della sua maturità da regista. Nastro d’Argento al miglior regista 1976. David Luchino Visconti ai David di Donatello 1976.
  • 1978* – Antonioni visto da Antonioni, col., 23′
    Documentario. Regia di Lino Micchichè. Con Michelangelo Antonioni.
  • 1980 – Il mistero di Oberwald, col., 123′
    (Le mystère d’Oberwald – The mistery of Oberwald – El misterio de Oberwald – Das Geheimnis von Oberwald)
    Lungometraggio. Regia Michelangelo Antonioni. Interpreti Monica Vitti, Franco Branciaroli, Luigi Diberti, Paolo Bonacelli.
  • 1982 – Identificazione di una donna, col.,  128′
    (Identification d’un femme – Identification of a Woman – Identificación de una mujer – Identifikation einer Frau)
    Lungometraggio. Regia Michelangelo Antonioni. Interpreti Thomas Milian, Daniela Silverio, Christine Boisson, Lara Wendel, Veronica Lazar. Attrice nella veste di Nadia Enrica Fico. Premio speciale del Prix du 35ème anniversaire du Festival al Festival di Cannes 1982.
  • 1983 – Ritorno a Lisca Bianca, 9’30”
    Cortometraggio.
  • 1983 – Renault 9, 30’1″
    Spot pubblicitario.
  • 1984 – Fotoromanza, 4′
    Videoclip per Gianna Nannini.
  • 1989 – Kumbha Mela, 18′
    Cortometraggio. Produttore Enrica Fico.
  • 1990 – Roma, col., 9’30”
    (Roma – Rom)
    Episodio di 12 Registi per 12 Città (Douze réalisateurs pour douze villes)
    Cortometraggio. Produttore: Istituto Luce
  • 1992 – Noto Mandorli Vulcano Stromboli Carnevale, 8′
    Cortometraggio. Regista Enrica Fico.
  • 1995 – Al di là delle nuvole, col., 113′
    (Par-delà les nuages – Beyond the clouds – Más allá de las nubes – Jenseits der Wolken)
    Lungometraggio. Interpreti Kim Rossi Stuart, Inés Sastre. Premio Fipresci, David di Donatello per migliore fotografia 1996 (Alfio Contini). Regia con Wim Wenders. Traduzione in immagini di alcuni racconti di Quel bowling sul Tevere di Michelangelo Antonioni.
  • 1995* – Fare un film è per me vivere, col., 52′
    Video-documentario.Regista Enrica Fico.
  • 1997 – Sicilia, col., 10′
    Cortometraggio, documentario. Regia Michelangelo Antonioni.
  • 2004 – Lo sguardo di Michelangelo, col., 15′
    (Le Regard de Michelangelo – La mirada de Michelangelo)
    Cortometraggio. Regia Michelangelo Antonioni. Con Michelangelo Antonioni. È il suo ultimo film.
  • 2004 – Il filo pericoloso delle cose, 30′
    (The Dangerous Thread of Things)
    Episodio del film Eros, cortometraggio. Tratto da Quel bowling sul Tevere di Michelangelo Antonioni.
  • 2004 – Eros
    (Eros – Eros)
    Contiene Il filo pericoloso delle cose e altri due cortometraggi firmati da Wong Kar Wai e Steven Soderbergh.

 

Film non realizzati

  • Terra verde
  • Stanotte hanno sparato
  • Scale
  • Uno dei nostri figli
  • Le allegre ragazze del ’24
  • Makaroni
  • Un documentario sulla donna
  • Il colore della gelosia
  • Due telegrammi
  • La ciurma
  • L’aquilone
  • Tecnicamente dolce

Film su Michelangelo Antonioni
2008 – Antonioni su Antonioni, col, 55′, documentario. Regia Carlo di Carlo.

Dove trovare Michelangelo Antonioni a Ferrara
Certosa (Cimitero monumentale) – luogo di sepoltura, tomba nell’edicola di famiglia.
Largo Antonioni – Piazza a lui intitolata il 29 settembre 2012.
Via San Maurelio, 10 – Targa commemorativa, ricorda dove visse dal 1918 al 1929, posta il 29 settembre 2012.

I set ferraresi della produzione cinematografica di Michelangelo Antonioni
Castello Estense, Cattedrale, corso Ercole I d’Este, Palazzo dei Diamanti, Palazzo Prosperi Sacrati, Palazzo e piazza Municipio, piazza Savonarola, Sala Estense.

Bibliografia (opere selezionate)
Achilli Alberto – Boschi Alberto – Casadio Gianfranco (curr.), Le sonorità del visibile. Immagini, suoni e musica nel cinema di Michelangelo Antonioni, Ravenna, Longo, 1999
Agostinis Valentina, Swinging City. Londra nel centro del mondo, Milano, Feltrinelli, 2012
Antonioni Michelangelo, Quel bowling sul Tevere, Torino, Einaudi, 1995
Carlo di Carlo (cur.), Il cinema di Michelangelo Antonioni, Il Castoro, 2002
Carlo di Carlo – Tinazzi Giorgio (curr.), Antonioni Michelangelo. Fare un film è per me vivere. Scritti sul cinema, Venezia, Marsilio, 2009
Carlo di Carlo – Tinazzi Giorgio (curr.), Antonioni Michelangelo. I film nel cassetto, Venezia, Marsilio, 1995
Chatman Seymour – Duncan Paul, Michelangelo Antonioni. Tutti i film. L’indagine 1912-2007, Köln, Taschen, 2008
Imponente Anna, Michelangelo Antononi. Le montagne incantate, Roma, Gangemi, 2007
Martini Giacomo (cur.), Michelangelo Antonioni, Alessandria, Falsopiano, 2007
Micalizzi Paolo, Al di là e al di qua delle nuvole. Ferrara nel cinema, Firenze, ASKA, 2004
Orsini Maria (cur.), Michelangelo Antonioni. I film e la critica 1943-1995: un’antologia, Roma, Bulzoni, 2002
Païni Dominique (cur.), Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti. Catalogo mostra, Ferrara, Fondazione Ferrara Arte, 2013
Pavese, La bella estate, Torino, Einaudi, 1949 e 1998
Renzi Renzo, Album Antonioni. Una biografia impossibile, Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia, 1990
Tassone Aldo, I film di Michelangelo Antonioni. Un poeta della visione, Roma, Gremesse, 2002
Tinazzi Giorgio, Michelangelo Antonioni, Milano, Il Castoro, 2006
Vitella Federico, Michelangelo Antonioni. L’Avventura, Torino, Lindau, 2010
Wenders Wim, Il tempo con Antonioni. Cronaca di un film, Roma, Socrates, 1995
Zumbo Saverio, Al di là delle immagini. Michelangelo Antonioni, Alessandria, Falsopiano, 2002

 

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